Antonio Filippi



 

Antonio Filippi

Colletiva - Sede Comunità Montana - Carpenè - 1985

 

Giovanni Gambasin, autodidatta, dipinge dalletà di 14 anni.

Dopo una prima esperienza Realista entra nel filone Surrealista ed effettua una ricerca che lo porta a conoscere meglio e ad approfondire questo movimento fondato da Andrè Breton nel 1924.

In seguito ad una personale ricerca durata più di 10 anni, matura il suo stile e la sua tecnica e decide di affrontare la critica del pubblico dove ottiene buoni successi. Si afferma in tutte quelle manifestazioni o concorsi ai quali partecipa.

La sua pittura è creatività e fantasia e il suo personale modo di fare arte è unautentica rivelazione per un giovane che da autodidatta, arriva ad ottenere favorevoli consensi di autorevoli critici.

Espone in mostre personali e collettive in varie località del Veneto e fuori.

Alla Neopoiesi arriva soltanto per la prima volta in questa occasione.

 



 

Antonio Filippi

Pove del Grappa VI - 1986

 

Giovanni Gambasin qualificatosi nellarte con una serie di mostre personali e collettive, ritorna con la sua pittura in questa mostra di Venezia e subito laccorto visitatore potrà notare il modo di dipingere di un uomo che dalla evanescenza delle forme sa tirare fuori una realtà, non sempre a prima vista identificabile, comunque piena di quella espressione che fa commuovere ed esaltare lanimo.

Il colore con le molteplici sfumature è una prerogativa di questo artista, ma anche di tutti quei grandi uomini della storia dellarte, perché spesso li qualifica, soprattutto quando lo sanno usare in tutto il suo fantastico linguaggio, dalla tonalità risalta la forma e per questa limpressione che ne deriva è immediata e cangiante, perciò in ognuno si differenzia a seconda del modo di interpretare la realtà, a seconda della maniera che lartista vuol far poesia, a seconda del concetto filosofico che ogni artista ha del proprio modo di credere, oppure come intende far conoscere il proprio io.

Fra i giovani alla ricerca di presentare qualcosa di nuovo, di personale, di moderno, di interessante cè anche Gambasin, che, non solo è considerato dai critici dellarte, ma è anche apprezzato da chi sa scoprire nelle sue forme lo stato danimo di un pessimista che vuol ridicolizzare con tutto, pur dando a tutto un valore, una ragione di essere, un significato poetico, pur facendo restare sempre intatta ed integra la finalità del suo concetto di dipingere.